Ormai recensisco libri da più di un anno. Durante questo lungo viaggio, fatto di grandi gioie e dolori allo stomaco, mi è capitato di leggere molti racconti diversi e anche di crescere con questi racconti, di odiarli, di apprezzarli, di volerli sposare e farci tanti piccoli libretti. Ho avuto modo di esplorare i mondi di tanti autori in erba e in questo post ho intenzione di recuperarli e presentarvi la mia classifica personale di quelli che sono stati i 5 migliori racconti che ho recensito. Tenendo in conto i miei gusti personali, potrei prendere in maggiore considerazione quei romanzi che rispettano i miei generi preferiti. Vi ricordo che si tratta di una lista puramente personale e che avrei tanto voluto inserire più di cinque racconti, perché di libri che mi sono piaciuti nei miei recensiti ce ne sono davvero tanti.
Questa è un’opera che non solo ha fatto breccia nel mio cuore, ma mi ha fatto conoscere uno dei miei autori preferiti. Simone Censi ha un grande talento per il genere thriller storico. Dello stesso autore ho letto anche Amico, Nemico, un altro libro molto carino.
Il garzone del boia racconta la storia del garzone di Mastro Titta, il famoso boia di Roma di fine Ottocento. È un libro avvincente, che ti conquista con dei personaggi realistici e una serie di aneddoti interessanti sulle esecuzioni del boia e del suo compagno di viaggio. Una bella opera di divulgazione e divertente da leggere.
Uno dei primissimi da me recensiti, è il libro di un autore che stimo molto, anche un mio caro amico. Ve lo consiglio perché è uno dei suoi pezzi più divertenti. Racconta la storia di un gatto randagio dal suo punto di vista felino (anche se molto umano). È un libro breve, ma sicuramente uno dei più belli che abbia letto fino ad ora.
Devora si guadagna il terzo posto di questa classifica. Narra della storia di Carmen e di Devora, due protagoniste femminili molto forti. Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura dell’autore e il fatto che in questo thriller storico si ripercorra praticamente un ampio raggio della nostra storia. Il personaggio di Carmen è stato quello che mi ha affascinata di più, un’eroina senza macchia e senza paura, una donna che non si capisce se sia perseguitata dalla sfortuna, oppure baciata dalla dea bendata.
L’apprendista bardo è al quarto posto perché è un libro con uno stile di scrittura in cui mi sono ritrovata molto, perciò rispecchia appieno i miei gusti. Ho apprezzato molto la sperimentazione dell’autore, che ha voluto ricreare un racconto ispirato ai poemi cavallereschi. Lo considero uno dei migliori principalmente per gusto personale. Il protagonista è Raymond, figlio del conte di Provenza, che rifugge i suoi doveri cavallereschi per intraprendere la sua carriera da bardo. È un’avventura dal fascino tutto particolare, vi ricorderà immediatamente l’“Orlando furioso”. Si nota molto la passione per questo periodo storico da parte dell’autore.
Infine, abbiamo Polveri sottili. La storia interessante di un uomo che sta affrontando un trauma tutto particolare. Il tema dei gemelli evanescenti ha ispirato in parte la storia e mi ha donato quel sapore di divulgazione che mi fa sempre piacere in un libro. L’autore ha usato una tecnica molto particolare di portare avanti la narrazione, infatti uno strano oggetto farà da filo conduttore tra i personaggi, facendoli incontrare nuovamente tutti alla fine. Mi ha affascinata molto la tecnica usata dallo scrittore, per questo ho voluto assegnargli questa posizione.
Così termina la lista. Avrei voluto aggiungere anche Cuore sordo, Il lavoro perfetto e Innamorarsi è una follia socialmente accettabile, perché sono anch’essi libri che mi hanno lasciato qualcosa, però dovendo essere molto selettiva, ho mirato a quelli che personalmente ho preferito. Nel caso foste curiosi di questi ultimi libri da me citati, cliccate sui link per leggerne le recensioni.
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